La rivista «Insula Fulcheria» nasce nel 1962, nei primi anni di vita del Museo Civico di Crema, in un contesto segnato dall'entusiasmo e dall'impegno culturale che accompagnarono la fondazione dell’istituzione museale. I primi numeri della rivista riflettono chiaramente questo clima, nonché l'influenza degli intellettuali coinvolti in un progetto che si configurava fin da subito come di grande rilievo per la città e il suo territorio.
Il primo fascicolo, datato al secondo semestre del 1962, reca come sottotitolo Rassegna di studi, documentazione e testimonianze storiche del Cremasco e nasce con l’intento di avere cadenza semestrale, che sarà presto sostituita da una periodicità annuale. La direzione e la sede amministrativa sono collocate presso il Museo; direttore è Amos Edallo, figura centrale della vita culturale cremasca del tempo, già apprezzato scultore e tra i principali promotori e realizzatori del Museo stesso, insieme a Winifred Terni de Gregory. Fanno parte del Comitato di redazione Francesco Piantelli, Graziella Fiorentini, Carla Maria Burri e lo stesso Edallo. La Segreteria di redazione è composta da Laura Oliva, Giorgio Costi e Giuseppe Maccarinelli. Il fascicolo, di circa cento pagine, comprende contributi di Mario Mirabella Roberti, Alessandro Caretta, Graziella Fiorentini e Maria Luisa Mayer, una sezione di segnalazioni a cura del direttore, una bibliografia sull’attività culturale a Crema dal 1945 (a cura di Francesco Piantelli), una nota sulle attività del Museo, e una veste grafica curata da Gianetto Biondini. La stampa è affidata alla Tipografia Leva.
Nel 1965, alla morte di Amos Edallo, la direzione della rivista passa a Mario Mirabella Roberti, allora Soprintendente alle Antichità della Lombardia. Figura di spicco nel panorama nazionale, Mirabella Roberti assumerà un ruolo decisivo nella storia della pubblicazione. Dopo il quarto numero (1965), la rivista viene pubblicata in un’unica uscita doppia per gli anni 1966-1967, accompagnata dalla pubblicazione, nel 1967, di una Guida del Museo come supplemento.
A partire dal 1969, la periodicità si fa irregolare: i fascicoli escono con cadenza annuale ma con mesi di ritardo. I numeri relativi agli anni 1970-1971 e 1972-1973 sono pubblicati in forma di doppi volumi, l’ultimo dei quali esce nel 1974, segnando la conclusione di quella che sarà poi definita la “Prima serie” della rivista. Segue un lungo periodo di interruzione: dal 1974 al 1982 «Insula Fulcheria» non viene più pubblicata.
La ripresa avviene nel 1983 con il numero 13, annunciata da Mario Mirabella Roberti, che torna a ricoprire il ruolo di direttore. Dal 1984 entra in redazione, come vicedirettore, Carlo Piastrella, direttore della Biblioteca di Crema dal 1970 e successivamente anche del Museo. Nel 1986 nasce la collana dei “Quaderni” di «Insula Fulcheria», supplementi tematici alla rivista, curata da Edoardo Edallo.
Nel corso di questo secondo periodo, che segna la vera rinascita della rivista dopo il decennio di silenzio, Piastrella assume progressivamente un ruolo di primo piano nei processi editoriali, fino a diventare condirettore nel 1991 e direttore a tutti gli effetti nel 1999. In quell’anno, Mirabella Roberti, ormai novantenne, viene nominato direttore emerito. La ripresa editoriale è resa possibile anche grazie al fondamentale sostegno economico garantito dalla Banca Popolare di Crema, in particolare per volontà del suo presidente, Cesare Pasquali.
Nel 2002, Carlo Piastrella lascia la direzione della rivista e i suoi incarichi presso l’Amministrazione comunale per raggiunti limiti di età. Scompare nel 2019. A partire dal 2003, la direzione della rivista viene affidata a don Marco Lunghi, per nomina del Sindaco di Crema. Si apre così un nuovo e lungo periodo di stabilità.
Don Marco Lunghi, nato a Santa Maria della Croce nel 1933 e ordinato sacerdote nel 1957, si era già distinto per la sua attività accademica e di ricerca in ambito antropologico e per l’impegno editoriale con la casa editrice Buona Stampa. Sotto la sua guida, la rivista si arricchisce sia nei contenuti sia nella struttura: a partire dal numero 34 del 2004, «Insula Fulcheria» viene suddivisa in due sezioni, una monografica e una miscellanea. Dal 2005, e per i cinque anni successivi, si adottano volumi doppi annuali, uno dedicato al tema monografico e uno agli altri contributi. In questi anni escono anche il secondo, terzo e quarto “Quaderno”. Dal 2007, Walter Venchiarutti affianca Lunghi in qualità di vicedirettore.
Sempre dal 2007, il servizio di stampa della rivista non è più affidato in via esclusiva alla storica Tipografia Leva, che tuttavia continuerà a curarne la stampa per alcuni numeri, tra cui quelli del 2008 e del 2012. A partire dal 2012, con il numero 42, «Insula Fulcheria» torna alla formula del volume singolo annuale. Nello stesso numero si dà notizia della messa a disposizione in formato PDF di tutti gli articoli pubblicati dal 1962 al 2011 sul sito del Comune di Crema, politica poi estesa anche ai numeri successivi.
Dopo la scomparsa di don Marco Lunghi, avvenuta il 7 luglio 2022, la direzione della rivista è stata assunta il 23 febbraio 2023 da Nicolò Dino Premi, quinto direttore della storia di «Insula Fulcheria». Sotto la direzione di Premi, la rivista è stata completamente rinnovata nella struttura e nell’impostazione editoriale, adeguandosi agli standard contemporanei di una pubblicazione scientifica accademica.
